Bonarcado

Il paese di Bonarcado è situato fra le prime pendici meridionali del Montiferru, a circa 300 metri sul livello del mare. E’ il limite estremo della sottostante pianura del campidano. Rispetto al capoluogo di provincia, da cui dista 25 chilometri.è in posizione nord-ovest.Bonarcado

Il suo territorio, essendo percorso da perenni acque irrigue ( i torrenti Mannu, Cannarza e Zispiri), risulta da sempre adatto al pascolo e alla coltivazione di essenze tipiche della collina: l’olivo, la vite, alberi da frutto in genere e in particolare il ciliegio. Per cui anche attualmente l’economia continua ad essere caratterizzata dalla prevalenza del settore primario: agricoltura e allevamento. Il secondario annovera un certo numero di occupati soprattutto nel ramo dell’edilizia, mentre è più consistente il settore terziario, con il commercio e l’impiego pubblico. 
Naturalmente tutte le attività soffrono degli effetti negativi della crisi economica nazionale a cui è legata la deleteria tendenza allo spopolamento.
Costruzione in pietra_min

La popolazione odierna è al di sotto delle 1700 unità è, come succede in tanti paesi dell’interno , le famiglie si stanno concentrando nelle varie zone periferiche, a scapito del centro storico che conta già molte case abbandonate, pressoché in rovina.
I Servizi socio culturali presenti nel sito, oltre alle scuole statali primaria e secondaria di primo grado sono presenti una scuola dell’infanzia privata, la biblioteca comunale, la Parrocchia, l’oratorio, i volontari della CRI gli uffici decentrati della ASL di appartenenza, la Pro Loco, alcune associazioni culturali religiose e sportive.
Bonarcado è un centro di antiche tradizioni, infatti la sua posizione privilegiata e il clima mite, hanno favorito insediamenti umani preistorici, tramandando un ricco patrimonio archeologico della civiltà nuragica con circa una sessantina di monumenti.

Esempio di stipite in pietra_min

 

Nel Medioevo Bonarcado si trova a far parte integrante del giudicato di Arborea, assumendo in esso una certa importanza per la presenza di uno dei primi santuari mariani della Sardegna, già dal V e VI secolo. In seguito fu sede di un celebre convento di monaci benedettini provenienti dalla repubblica di Pisa i quali accumularono e gestirono un ingente patrimonio immobiliare e terriero.

Dal registro chiamato “Condaghe” compilato dai monaci di allora e giunto fino a noi si evince il notevole prestigio goduto dagli stessi presso i giudici arborensi.Palazzeddu_min

Delle vestigia e dei fasti del periodo sono rimaste la chiesa parrocchiale adiacente al suddetto Santuario e le celebrazioni che si svolgono annualmente il 18, 19 Settembre

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